Come gestire un cane con ansia da separazione

Nico

Disturbo comportamentale

L’ansia da separazione del cane è un disturbo del comportamento che si mostra come uno stato di angoscia quando fido è separato dalla persona a cui è eccessivamente legato.

Ecco svelato il problema: l’eccessivo legame, o la richiesta continua di attenzione, provoca l’ansia da separazione nei cani.

Vuoi rendere più utile questo post aggiungendo il tuo contributo? Partecipa attivamente e scrivi la tua esperienza in questa pagina, o nella nostra pagina Facebook.

Cos’è lo stress da separazione e quali sono le cause

Piange, ulula, abbaia, i vicini che si lamentano e al tuo rientro a casa noti che il tuo caro amico a quattro zampe ha strappato il divano, ha masticato il telecomando, ha graffiato le porte e, per finire, ha lasciato una pozzanghera di pipì e cacca nell’appartamento.

Un cane che mostra questo comportamento in assenza dei suoi proprietari, con tutta probabilità soffre di stress da separazione. Questa situazione è una sciagura per ogni proprietario, ed è uno dei motivi più frequenti per cui viene consultato un educatore cinofilo.

Perché alcuni cani non riescono a stare soli?

Dopo la nascita, il cucciolo si attacca a sua madre e questo legame primario costituisce una sorta di calmante e protezione. Se il cucciolo cresce con la madre, generalmente la stessa inizierà a respingerlo intorno ai 3 mesi e questo causerà un distacco graduale.

Con questo iter il cane acquisirà una sua autonomia emotiva, comportamentale e sociale e si avvierà verso la fase di crescita in modo equilibrato.

Quando un cucciolo viene adottato, spesso all’età di 2 o 3 mesi, si affeziona velocemente alla sua famiglia adottiva, e talvolta ad una persona in particolare, rinstaurando così un attaccamento primario.

È quindi un onere di questa persona, e della famiglia tutta, completare in modo attivo il processo di distacco prima della pubertà del cane. Se questo non avviene l’attaccamento crescerà fino a sviluppare ansia da separazione e a non tollerare di essere lontano dalla figura di riferimento.

Altre cause che possono indurre l’ansia da separazione nel cane possono essere:

– Un mancato addestramento del cane a rimanere solo: l’animale (di solito cucciolo), non è mai stato lasciato solo prima e i problemi spuntano quando è isolato;

– Gerarchia: il cane ha un elevato status dominante e cerca di controllare in modo esagerato il suo territorio;

– Disturbo emotivo: ansia, fobie o depressione possono portare a un enorme attaccamento a una persona o animale in casa.

Approfondimento: Come valutare e scegliere il miglior educatore cinofilo

Segnali di ansia da separazione nel cane

Le manifestazioni di ansia si mostrano quando il cane mostra segni evidenti di iperattaccamento, in particolare quando rimane solo o più frequentemente distante dal proprietario.

I sintomi evidenti possono consistere in:

– vocalizzazioni come abbaiare, gemiti o ululati;

– comportamenti distruttivi sui mobili, vestiti, graffi o masticazioni compulsive;

– urinare o defecare in ambienti domestici;

– altri sintomi come salivazione eccessiva o vomito.

Oltre alle manifestazioni comportamentali che si evidenziano in assenza del proprietario, spesso il cane mantiene le caratteristiche cucciolo: ad esempio, un maschio continua a urinare senza sollevare la zampa.

L’iperattaccamento è anche caratterizzato dalla propensione a voler seguire costantemente il proprietario o cercare la sua attenzione. Durante una passeggiata, si allontana poco e cerca sempre di mantenere il contatto visivo verso la persona di riferimento.

Insomma, sono i cosiddetti cani appiccicosi che sono sollevati solo quando sono vicini all’essere dell’attaccamento, o addirittura cercano costantemente in contatto fisico.

Cosa fare se il cane ha ansia da separazione nei cani

Due cani che distruggono una coperta per ansia da separazione
ansia da separazione nei cani

Se un cane ha disturbi comportamentali quando è solo, sarà necessario consultare un veterinario comportamentista o un educatore cinofilo professionale. Sarà utile stabilire l’origine dei disturbi, per attuare una specifica gestione della causa.

Misure inadeguate non porteranno a dei progressi e potrebbero addirittura aggravare la situazione.

L’importanza di capire la causa dovrà tenere conto delle caratteristiche del cane (età, sesso), delle specifiche manifestazioni (da sempre o meno, permanenti o intermittenti), delle relazioni con i proprietari (grado di attaccamento, interazioni).

La tecnica del distacco graduale

In genere il principio della terapia del distacco è quello di ridurre in modo graduale il contatto con il cane a un livello tale da ripristinare la normalità nel binomio.

L’approccio in generale è di non rispondere sempre alle sue richieste quando cerca attenzione: il contatto deve essere avviato dal proprietario. Si dovrà ignorarlo quando fido avvia una richiesta di contatto, oppure non si dovrà essere nella stessa stanza quando si dorme.  

Come ribadito la terapia del distacco dovrebbe avvenire in modo graduale, eseguita dolcemente e senza rimproveri perché se è troppo brusco, può produrre stress e continuare a mantenere quello stato ansioso.

Si consiglia inoltre di togliere i classici rituali di uscita e ritorno quando si è assenti: ad esempio per cercare di rassicurare il cane prima di uscire, perché queste usanze sono associati con l’assenza del proprietario e quindi rafforzano l’ansia legata alla separazione.

Naturalmente, prevenire è meglio che curare: dunque si raccomanda di mettere in atto queste misure, per evitare la comparsa dell’ansia da separazione nel cane.

Se non volete sbagliare rivolgetevi a un buon educatore cinofilo, sarà il punto di contatto per fugare i vostri dubbi.

Scopri come ottenere, come leggere e perché è importante il Pedigree del cane

Consigli alternativi

Ci sono i Fiori di Bach, che sono appositamente formulati per cani che soffrono di ansia da separazione. Consulta il tuo medico veterinario per un uso corretto.

La floriterapia invece, è vicina all’omeopatia e lavora con le essenze floreali come rimedi naturali. Non contengono molecole chimiche, eccipienti o principi attivi.

La masticazione per prevenire lo stress da separazione

Offrire giochi che possono essere masticati, senza mettere in pericolo il cane, può aiutare ad alleviare lo stress e l’ansia per dell’assenza dei proprietari.

Il kong come usare correttamente questo gioco

Cos’è e come usare il kong

Il kong sono giochi in gomma naturale e ne esistono vari modelli in commercio, che vanno riempiti, congelati e dati al cane. Possiamo trovare il modello Kong Classic, quello rosso con due fori a ciascuna estremità, o il modello Kong Extreme nero, anch’esso con 2 fori e più resistente.

Grazie ai 2 fori possiamo riempirlo di crocchette e, affinché le stesse non cadano, di solito si aggiunge un altro alimento dalla consistenza pastosa come la sottiletta, o delle mouse reperibili in commercio.

Affinché la durata sia ancora più lunga, possiamo preparare il tutto e lasciare il Kong nel congelatore, per almeno 4 ore.

Ricordati di toglierlo dal congelatore, qualche minuto prima di darlo al tuo amico a quattro zampe. Vedrai, sarà felicissimo di avere il suo piccolo gelato. Ricordate di non inserire del cibo che contenga ingredienti che potrebbero essere nocivi al cane (spezie nel paté, zucchero o cioccolato, frutta sconsigliata, ecc.).

Promemoria di frutta e verdura che possono essere miscelate nel kong

Per la frutta:

  • Banane
  • Mirtilli rossi o mirtilli rossi
  • Fragole, Lamponi, More, Mirtilli
  • Kiwi
  • Manghi, papaia
  • Angurie, Meloni
  • Pesche e nettarine
  • Mela senza semi

In quantità più limitata, a causa della loro acidità o dell’elevato contenuto di zuccheri o fibre: albicocche secche, agrumi, ananas, ciliegie, datteri, fichi, pere, prugne.

Per le verdure:

  • Carote
  • Sedano
  • Cetriolo
  • Zucca, zucchine
  • Spinaci
  • Fagioli verdi
  • Zucche, zucche
  • Insalata, lattuga e cavolo

Personalmente, ai due miei Border Collie, lo preparo semplicemente con una porzione di crocchette giornaliera, amalgamate ad una sottiletta.

Ansia da separazione nei cani: osservare i comportamenti

Installa una telecamera wireless, quando esci di casa, così da comprendere meglio cosa accade in tua assenza. Metti una videocamera nel tuo appartamento, esci per massimo 30 minuti e visualizza il video al tuo rientro.

L’articolo oggetto dell’approfondimento riguarda l’ansia da separazione nei cani. Tuttavia ricordiamo che lo stesso è puramente informativo e non sostituisce il parere di un veterinario comportamentista o di un educatore cinofilo professionale.

5 1 voto
Quanto è stato utile questo post?
Subscribe
Notificami
guest
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Ivana M
Ivana M
2 anni fa

Finalmente un articolo che sembra essere completo. Sapevo già dei comportamenti da attuare, ma il mio problema rimane in quanto il “mio” cane, con me da due mesi, ha 8 anni. È stato abbandonato 3 volte: dal padrone, con cui lavorava perché da caccia, da chi lo ha curato da una spaventosa dermatite da pulci, e dalla famiglia che lo aveva in stallo da 4mesi (famiglia al completo: bambini, cani, gatti) che per motivi sconosciuti lo ha rimesso nella condizione di solitudine in un dogresort. Qui, è rimasto solo per quasi 2 settimane, escludendo l’ora di svago quotidiano. In due mesi sono riuscita a fargli fare dei passi avanti in termini di esuberanza e comportamenti derivanti evidentemente da ansia (nuove persone, nuovi luoghi, etc.). Ora è ancora impossibile lasciarlo solo; piano piano, con l’aiuto dei miei (non abitiamo nella stessa casa) gradualmente, cerco di abituarlo ai miei piccoli spostamenti senza di lui, ma fatica a stare tranquillo, anche se sempre più a suo agio. Penso sia ancora normale visto che due mesi non sono nulla rispetto ai suoi ultimi 2 anni, ma penso anche che, per come lo vedo ora, non riuscirà mai a stare da solo. Punta i bambini maschi, come volesse trattenerli, è capitato che ne abbia pinzato uno (per fortuna pinza solo i vestiti) che non mi dava retta quando gli dicevo di non avvicinarsi (invece, prima si è avvicinato e poi è scappato). Questa ansia da separazione è il problema principale, mentre altri sembrano essere solo da maleducazione e meno difficili da correggere, in base a quello che ho potuto vedere finora. Full è un setter inglese, che ha evidente voglia di tornare al lavoro, e potrebbe con mio padre se solo riuscisse a separarsi da me per qualche ora. Vedremo di correggere anche il suo comportamento in auto, nella quale abbaia a tutto ciò che si “allontana” da lui (ciò non succede nelle lunghe tratte, ma solo durante spostamenti -casa/spiaggia, casa/vigna dove lavoro) e poi è ancora ovviamente impossibile farlo attendere in macchina da solo: se non mi vede abbaia costantemente finché non torno). Vi seguirò con molto piacere. A presto,
Ivana

Il nostro blog dedicato ai cani offre informazioni e consigli pratici per prendersi cura dei nostri amici a quattro zampe.

Tutte le immagini utilizzate su questo sito sono state prelevate da fonti pubbliche su Internet. Qualora riconosciate una violazione del copywrite, vi preghiamo di contattarci immediatamente per una pronta eliminazione.

Risorse

Blog

Non è possibile copiare il contenuto di questa pagina